La trasformazione delle persone è la trasformazione delle organizzazioni. È da questa convinzione che Digit’Ed ha scelto di essere Content Partner del Forum HR People&Culture, l’appuntamento che ogni anno riunisce direttori HR, professionisti del people development e leader dell’innovazione per discutere le sfide che stanno ridisegnando il lavoro.

Dalla formazione all’innovazione culturale: la visione delle Corporate Academy
In un’epoca di trasformazione continua, in cui il talento è la leva strategica per l’evoluzione delle organizzazioni, le Corporate Academy diventano veri e propri hub di innovazione e cultura affermandosi come ecosistemi di crescita e innovazione, capaci di unire persone, cultura e tecnologia per generare valore sostenibile. Attraverso esempi concreti e dati, insieme a Stefania Vinci, Head of Business Intelligence, Support & Product Offering Digit’Ed e a Sabrina Peila, Senior Director Learning Strategy Intesa Sanpaolo, approfondiamo come le academy moderne favoriscano l’empowerment delle persone, la trasformazione organizzativa e la creazione di valore sostenibile nel lungo periodo. Una riflessione su un nuovo paradigma di formazione, in cui la collaborazione tra azienda e partner formativi come Digit’Ed diventa motore di innovazione continua e di competitività per l’intero sistema Paese.
Aprendo il panel, Stefania ha ricordato come una Corporate Academy oggi non sia più soltanto un luogo di erogazione formativa, ma un hub strategico di innovazione, cultura e competenze. Da qui l’introduzione del caso Academy4Future, il programma che sta accompagnando una grande realtà bancaria nella sua evoluzione organizzativa.
Sabrina ha raccontato come Academy4Future nasca dall’esigenza di un luogo unico capace di raggiungere una popolazione aziendale molto ampia e diversificata, con ruoli e competenze in rapido cambiamento. Una risposta concreta alla crescente velocità con cui le competenze si consumano e alla necessità, sempre più urgente, di sostenere le persone in un’ottica di continuous learning e leadership inclusiva.
Un ecosistema abilitante: personalizzazione, esperienzialità e governance chiara
L’intervento ha messo in evidenza gli elementi distintivi del progetto, che Digit’Ed ha contribuito a costruire integrando tecnologia, contenuti, dati e personalizzazione. Academy4Future non è un semplice catalogo di corsi, ma un ecosistema trasformativo, progettato intorno alle esigenze individuali. Tra i pilastri:
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Eccellenza dei contenuti e forte componente esperienziale, con contaminazioni disciplinari e partnership anche internazionali.
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8 faculty, ciascuna con programmi dedicati, supportate da una governance strutturata composta da tre comitati.
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Coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali nella co-progettazione.
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10 programmi formativi pensati per raggiungere oltre 20.000 persone.
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Modularità, personalizzazione, community, esperienze ibride e un modello di governance chiaro.
Un approccio che trasforma la formazione in una leva strategica, capace di far crescere talento diffuso e alimentare l’innovazione attraverso metodi, strumenti e modalità eterogenee: percorsi digitali, workshop, coaching e community.
Verso una formazione che crea valore: partecipazione, collaborazione e curiosità
La domanda chiave posta da Stefania — «Cosa sta realmente cambiando nel quotidiano?» — ha portato Sabrina a condividere l’impatto tangibile già osservato: un livello di engagement più elevato, maggiore partecipazione attiva, collaborazioni trasversali e una rinnovata curiosità verso l’apprendimento.
La formazione viene sempre più percepita come opportunità, non come obbligo: un segnale chiaro di come un’Academy ben costruita possa diventare un volano culturale.
Guardando al futuro, entrambe hanno immaginato Academy aperte, collaborative, connesse ai territori e alle reti di partner, punti di incontro in cui persone e organizzazioni crescono insieme.
Dati e tecnologia per misurare davvero l’impatto
Il tema della misurazione non poteva mancare.
Rispondendo alla domanda sul ROI, Sabrina ha evidenziato come il valore di una Academy non si limiti ai ritorni economici, ma vada misurato attraverso una combinazione di KPI integrati:
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engagement e partecipazione
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applicazione delle competenze sul campo
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crescita delle skill nel tempo
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qualità dell’esperienza formativa
Un sistema strutturato di survey permette di monitorare l’apprendimento in più momenti del percorso, mentre la tecnologia diventa un abilitatore fondamentale per personalizzare, adattare e rendere la formazione realmente efficace.
Le Academy come motore del futuro: consigli e visione
Tra le provocazioni finali, Stefania ha chiesto a Sabrina se progettare un’Academy sia più semplice per una grande azienda. La risposta è stata chiara: non è facile per nessuno.
Anche le realtà più piccole hanno bisogno di un progetto formativo coerente, disegnato sugli obiettivi di business e co-costruito con le persone.
I consigli conclusivi:
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partire dagli obiettivi aziendali
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co-progettare con le persone
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misurare anche i piccoli progressi
E infine, la chiusura in due definizioni che riassumono lo spirito del panel:
«Un’Academy è il luogo dove ognuno costruisce il proprio futuro… e quello dell’azienda» (Sabrina Peila).
«È il punto in cui persone, cultura e dati danno vita all’innovazione» (Stefania Vinci).
Grazie a chi è passato a trovarci!
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato ai workshop e visitato il nostro stand. È stato un momento importante di confronto, ascolto e visione condivisa. Continuiamo questo dialogo sui nostri canali, in particolare su LinkedIn, dove promuoveremo prossimamente nuove iniziative della nostra community di innovazione.









