Il ritorno di Trump e l’ideologia protezionista
La rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha rimesso al centro della scena globale una visione fortemente protezionista dell’economia. Le politiche tariffarie, già sperimentate durante il suo primo mandato, tornano a essere il cuore di una strategia economica identitaria, costruita sull’assunto di un “America First” che punta a rilocalizzare la produzione, ridurre il deficit commerciale e riequilibrare i rapporti di forza con la Cina.
Secondo il Peterson Institute for International Economics,
l’impatto economico dei dazi introdotti in passato si è regolarmente tradotto in un aumento dei costi per consumatori e imprese, con effetti marginali sul reshoring manifatturiero.
Tuttavia, l’efficacia simbolica è elevata perché contribuisce al rafforzamento di una narrativa nazionale sovranista, che oggi torna ad avere rilevanza sistemica.
Il Fondo Monetario Internazionale ha già evidenziato ( World Economic Forum Outlook, aprile 2025) come l’introduzione di nuovi dazi, unitamente al rischio di ritorsioni da parte della Cina, possa condurre a un rallentamento sincronizzato dell’economia globale, configurando un rischio recessivo.
Implicazioni HR: nuove priorità in contesti instabili
Nel quadro di un’economia globale soggetta a nuove fratture commerciali, le direzioni HR sono chiamate a ricoprire un ruolo cruciale nell’anticipare, assorbire e gestire le transizioni organizzative.
A – Ridefinizione delle supply chain del lavoro
Con la riallocazione delle catene produttive e dei fornitori, le imprese si trovano a ripensare anche l’organizzazione e la distribuzione dei team. Le HR dovranno gestire processi di mobilità internazionale, ristrutturazione delle sedi e possibili riduzioni o redistribuzioni del personale, agendo da ponte strategico tra business continuity e responsabilità sociale.
B – Reskilling e talent management
Il World Economic Forum (2024) stima che il 60% della forza lavoro globale dovrà acquisire nuove competenze entro i prossimi tre anni. Per le HR, ciò significa investire in programmi di formazione continua, mappare le competenze critiche e favorire percorsi di upskilling e reskilling, soprattutto nei settori più colpiti da riconversioni industriali o tecnologiche.
C – Wellbeing e comunicazione interna
In un contesto di incertezza economica, cresce la responsabilità delle HR nel sostenere il benessere psicologico e la motivazione del personale. Occorrono strategie rafforzate di ascolto, politiche di welfare flessibile e una comunicazione trasparente e costante, che permetta alle persone di comprendere il senso dei cambiamenti e ritrovare stabilità.
L’Italia tra esportazione e vulnerabilità strutturale
Nel panorama europeo, l’Italia rappresenta un caso emblematico: forte dipendenza dall’export (oltre il 30% del PIL – fonte Istat ), filiere produttive internazionalizzate, alta esposizione alla volatilità dei mercati globali. Secondo il Centro Studi Confindustria , un’escalation tariffaria USA-Cina potrebbe tradursi in una contrazione delle esportazioni italiane e, nel medio periodo, in un rischio di contrazione occupazionale nei settori manifatturieri più fragili.
Per i direttori HR italiani, le priorità saranno:
- Rafforzare il dialogo strategico con i vertici aziendali e con i territori Significa sviluppare una funzione HR capace di contribuire attivamente alla definizione delle strategie aziendali in scenari incerti. L’HR deve entrare nei tavoli di pianificazione strategica, partecipare ai processi decisionali con dati, analisi e scenari. Il caso di Open Fiber Network Solutions, che ha co-progettato insieme ai sindaci dei territori le riconversioni professionali nelle aree connesse alla nuova rete, dimostra l’efficacia del dialogo multilivello.
- Progettare scenari organizzativi adattivi e resilienti Le HR possono costruire modelli di organizzazione flessibili attraverso lo scenario planning, le strutture agili (team cross-funzionali, squadre autorganizzate), e l’adozione di framework come il Business Continuity Management. EY Technology Solutions, ad esempio, ha implementato “future-fit organizations” in più paesi europei, integrando continuità e innovazione nei propri modelli organizzativi.
- Favorire la tenuta occupazionale attraverso investimenti mirati in competenze e innovazione Questo significa individuare i settori e le figure professionali strategiche, collaborare con ITS e università per formare profili in linea con le evoluzioni tecnologiche. Ad esempio il programma “Distretto Italia” ELIS è un modello virtuoso: 50 aziende formano figure ad alta occupabilità con percorsi condivisi, evitando disallineamenti critici.
- Valorizzare la cultura del cambiamento e la partecipazione interna come fattori di stabilità In periodi di trasformazione, il coinvolgimento attivo delle persone è un presidio di tenuta. Le HR devono promuovere modelli partecipativi, ad esempio con survey continue, hackathon interni, momenti di ascolto strutturato. Il Gruppo Hera ha introdotto un “Change Hub” permanente, con team interni che co-progettano le innovazioni organizzative, aumentando il senso di agency e la fidelizzazione.
La funzione HR come architrave della resilienza
In sintesi oggi la funzione HR assume una nuova centralità. Oltre alla gestione amministrativa e relazionale del capitale umano, si impone come attore strategico nella costruzione di organizzazioni capaci di reagire, adattarsi e trasformarsi. La sfida non è soltanto economica, ma culturale: rigenerare modelli di leadership, sostenere il benessere, valorizzare l’intelligenza collettiva come risposta a un mondo sempre più interconnesso e instabile.
Fonti:
WEF: https://www.weforum.org/stories/2025/04/the-global-economy-enters-a-new-era/
ISTAT: https://www.istat.it/news-dati-alla-mano/quanto-siamo-internazionali/
CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA: https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/congiuntura-e-previsioni/dettaglio/congiuntura-flash-aprile-2025
OPEN FIBER: https://openfiber.it/open-fiber-network-solutions/
EY: https://www.ey.com/en_uk/insights/workforce/how-to-become-a-future-fit-leader