Retention come emergenza strategica
Nel ciclo post-pandemico, volatilità dei mercati del lavoro, penuria di competenze digitali e modelli di lavoro ibridi hanno reso la retention una leva strategica, non più un esito residuale delle politiche retributive. La letteratura recente mostra che impegno e riconoscimento incidono sul rischio di uscita quanto (e talvolta più di) leve economiche; parallelamente, politiche di mobilità interna e percorsi di sviluppo delle competenzeriducono l’intento di lasciare e stabilizzano gli organici in ruoli critici.
In questo quadro, l’evidenza suggerisce che tempestività e sequenza delle mosse di talent management (es. promozioni prima che il mercato si “surriscaldi”) influenzano direttamente l’attrition nelle popolazioni manageriali.
Dati, numeri, ricerche (e cosa misurare)
Studi longitudinali Gallup–Workhuman (3.447 carriere tracciate, 2022-2024) mostrano che i dipendenti ben riconosciuti sono meno (−45%) propensi a lasciare l’azienda a distanza di due anni. L’effetto si rafforza quando il riconoscimento soddisfa criteri di qualità (coerenza, equità, specificità, tempestività).
A livello macro-organizzativo, engagement e retention sono direttamente proporzionali: Gallup rileva che il 2024 ha visto un calo dell’engagement (USA 31%), fattore storicamente associato a maggiore turnover. Sul versante mobilità interna, LinkedIn Workplace Learning Report documenta che a 24 mesi chi ha effettuato almeno un passaggio interno ha il 75% di probabilità di restare in azienda contro il 56% di chi non si è mosso; un forte “learning culture index” si associa ad una maggiore retention (+57% e una maggiore mobilità interna (+23%) rispetto ai baseline. Infine, nei cicli economici, le promozioni proattive (promote-from-within prima dei picchi di domanda esterna) riducono il rischio di dimissioni manageriali nei momenti cruciali (studio di Harvard Business Reviewsu >11.000 manager).
Cosa misurare:
tasso di uscita volontaria per cluster/ruolo; tempo a promozione; densità di mobilità interna; qualità del riconoscimento; prevalenza di “stay interviews”; indicatori di benessere e carico (proxy di burnout).
Eurostat, a livello UE, mostra elevati livelli di persistenza occupazionale trimestre-su-trimestre (≈96,7%), contesto in cui la guerra ai talenti si gioca più dentro le aziende che nel mercato.
Strumenti e buone pratiche
Recognition by design. Introdurre sistemi di riconoscimento strutturati e qualificati(criteri chiari, peer-to-peer, tempestivi) è una misura low-cost/high-impact sulla propensione alla permanenza. Pianificare “rituali” (all-hands, demo-day) dove il riconoscimento è pubblico e specifico.
Mobilità interna e career pathing.Mappare competenze e gap, rendere “visibili” opportunità interne (talent marketplace), fissare SLA manageriali per candidare persone a rotazioni laterali e incarichi “stretch”. L’evidenza di LinkedIn e dei casi europei mostra effetti robusti sulla retention.
People analytics predittiva. Modelli di early-warning su segnali deboli (declino della partecipazione, calo dell’apprendimento, assenze) e stay interviews trimestrali per profili critici; la letteratura 2024-2025 conferma la maturità dei modelli di Machine Learning per la previsione del turnover (attrition).
Talent assessment e Hogan. Integrare HPI, HDS, MVPI in selezione e sviluppo permette di stimare fit, rischi di deragliamento e valori motivazionali; gli studi tecnici e “success stories” di Hogan documentano predittività su performance e riduzioni di turnoverin contesti applicativi (es. call center e ruoli commerciali). Uso consigliato: 1) definizione profili‐bersaglio; 2) validazione locale; 3) integrazione in piani IDP e successioni.
Promozioni e succedanei. Oltre alla promozione formale (da attivare prima dei picchi di mercato), abilitare progressioni lateralie incarichi ad alto impatto come “segnali di crescita” nei cicli stretti di budget.
Flessibilità e benessere. Evidenze italiane su smart working mostrano miglioramenti di benessere e sostenibilità del lavoro senza effetti negativi sulla produttività: condizioni che agiscono indirettamente su retention e produttività.
Case Study
Siemens (Germania). Programma skills-based internal mobility (“My Skills”, “My Growth”): piattaforme per autovalutazione, rating tra pari e marketplace interno. Effetti riportati: più mobilità interna e percorso di retentionattraverso upskilling e visibilità delle opportunità.
Natixis Investment Managers (Francia). Jobs in Motion (AI per profili di competenze, suggerimenti di skilling e job matching) attivo in 38 Paesi: +9,25%mobilità interna e forte adozione dei profili competenziali (65% dei dipendenti). La correlazione con retention è coerente con le metriche LinkedIn (75% vs 56% a due anni con/ senza mosse interne).
Schneider Electricha rimosso vincoli gerarchici alla mobilità (Open Talent Market), supportando la retention e “gig-assignments” interni.
Consigli di lettura
- Reed Hastings Erin Meyer, L’unica regola è che non ci sono regole. Netflix e la cultura della reinvenzione Garzanti Srl : cultura, libertà responsabile e talent density come leva di attrazione e retention. Un libro per capire il successo di Netflix ma anche per scoprire la cosiddetta cultura della reinvenzione. garzanti.it
- Daniel H. Pink, Drive. Cosa davvero guida la nostra motivazione (Ayros): motivazione autonoma (autonomia, maestria, scopo) come motore di impegno durevole. Libreria Universitaria
Bibliografia essenziale / fonti
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- Helen Tupper & Sarah Hellis (2022). It’s Time to Reimagine Employee Retention, #HBR. https://hbr.org/2022/07/its-time-to-reimagine-employee-retention
- Chase Thiel , Anthony Klotz , A. C., Hardy III, J. H., Gibson, C., & Barsa, A. (2025). Research: To Retain Employees, Promote Them Before the Job Market Heats Up, HBR. Harvard Business Review
- Gallup & Workhuman (2024). Recognition and Retention: New Evidence of Recognition’s Long-Term Impact. AssetsWorkhuman
- LinkedIn (2023, 2024). Workplace Learning Report (mobilità interna e retention). learning.linkedin.com
- Eurostat (2025). Labour market flow statistics in the EU (persistenza occupazionale). European Commission
- One Ten Associates The Benefits of a Skills-first Framework for Internal Mobility – case history Siemens
- Case study Natixis Investment Managers – Diversity in motion
- Case study Shneider Electrics – Open Talent Market – Gloat
- Hogan Assessments Systems: report tecnici e case di riduzione del turnover. Hogan Assessments